Olimpic Games

di Ivan Grozny

Niente candidatura per Roma 2020. Non ci sarà a sfidare Istanbul, Tokyo, Madrid e Doha. Monti ha di fatto bloccato una operazione che era gradita trasversalmente dal centrodestra al centrosinistra, Quirinale compreso.
Tra le forze politiche, per correttezza di informazione, segnaliamo che Lega e IDV erano contrari. Detto questo, divertiamoci un po’… Continua a leggere

L’ordine secondo Capello.

di Mauro Valeri

E’ probabile che i motivi che hanno spinto Fabio Capello a lasciare, dopo quattro anni, la panchina della Nazionale inglese vadano ben oltre il caso Terry, e che invece rimandino agli scarsi risultati ottenuti a e al non bel gioco fatto vedere in Inghilterra. Prima di essere cacciato, ha preferito andarsene lui. Ma sarebbe altrettanto sciocco pensare che l’aver scelto proprio il caso Terry per uscire di scena sia casuale. Continua a leggere

La strage nello stadio

di Mauro Valeri

Quasi un anno fa, proprio su questo blog, avevamo raccontato della partecipazione alla “rivoluzione egiziana” di numerosi tifosi di calcio. Tra loro, i più attivi erano gli ultrà e qualche giocatore dell’Al Ahly de Il Cairo, la squadra egiziana più blasonata (36 scudetti vinti). Dopo un anno, nonostante Mubarak era stato costretto a dimettersi, è arrivata la vendetta. Infatti, pochi giorni fa, al termine della partita di campionato tra l’El Masry di Port Said e l’Al Ahly, si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo ai danni dei tifosi e dei calciatori della squadra della capitale, che ha provocato 74 morti e alcune centinaia di feriti (ma qualcuno parla si almeno mille). “Il peggior disastro nel calcio egiziano”. Alcuni giornali hanno scritto che all’origine di questa carneficina vi fossero “motivi calcistici”, uno scontro tra “tifoserie”, una rivalità calcistica sfociata in guerra. Continua a leggere

Una buona notizia

di Mauro Valeri

Una ventina di giorni fa, proprio da questo blog, avevamo preso una precisa presa di posizione contro alcune norme che la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) aveva adottato per il 2012, che conteneva misure a nostro parere discriminatorie nei confronti di migliaia di atleti stranieri, che in genere sono lavoratori che corrono la domenica per passione in competizioni regionali. Per le nuove norme, invece, a differenza dei loro colleghi italiani, non potevano né correre fuori dalla regione in cui erano tesserati, né accedere al montepremi. La motivazione implicita era che a vincere erano in genere corridori d’origine africana. Continua a leggere

ANONYMOUS vs PLATINI

di Ivan Grozny

Anonymous attacca Michel Platini. Il Presidente dell’UEFA ha subito un attacco digitale senza precedenti, da parte della rete di hacker che si firma con questa sigla. Per qualcuno quella che si sta combattendo in questi giorni nella rete è la prima guerra mondiale digitale. Valutare che quest’affermazione sia esatta o forse esagerata non è compito nostro, ma sottovalutare la portata di questo cyber attacco sarebbe alquanto inopportuno. Continua a leggere

Palestre a Sinistra

di Sergio Sinigaglia
Il Manifesto, 27 gennaio 2012

A Roma ce n’è una intitolata a Valerio Verbano, giovane militante dell’Autonomia operaia trucidato dai fascisti nel 1980. A Bologna è nata per iniziativa dei militanti del Teatro Polivalente Occupato ed è frequentata da studenti universitari e immigrati. Viaggio nel mondo delle palestre popolari, tra calcio, kickboxing e politica.
I raggi di sole filtrano tra gli alberi del giardino e iniziano a scaldare una domenica di gennaio inevitabilmente piuttosto fredda. I ragazzi arrivano un po’ assonnati. Siamo nel Centro sociale Asilo Politico dove deve tenersi la prima assemblea nazionale delle palestre popolari e delle polisportive antirazziste. Ieri c’è stato un prologo con un torneo di calcio a tre. Poi il terzo tempo organizzato dalla Assata Shakur e la sera musica. «Capperi come ci davano giù quelli della squadra del Camerun» dice Max della Polisportiva San Precario di Padova. Abbiamo l’appuntamento con lui e altri rappresentanti di alcune tra le realtà più importanti presenti all’incontro, per farci raccontare le loro storie, l’attività che svolgono. Oltre a Max partecipano alla nostra “tavola rotonda” Luca e Simone della Palestra Valerio Verbano di Roma, Roberto della Palestra popolare del centro sociale Tpo di Bologna.Percorsi che iniziano in tempi diversi, realtà che praticano discipline non sempre simili, ma accomunate da un unico concetto: anche lo sport è un bene comune.

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Paoloni, il “SERIAL LIAR”

di Ivan Grozny

“Sono semplicemente un coglione, nulla di più. Millantavo amicizie e conoscenze, ma in realtà non facevo altro che tirare a indovinare sperando che l’incubo finisse”.

Chi parla è Paoloni. Uno degli indagati nello scandalo delle scommesse. E’ quello che ai microfoni di “Piazza Pulita”, intervistato dall’ex iena Alessandro Sortino  http://www.la7.it/piazzapulita/pvideo-stream?id=i491835  di fatto smonta, non solo l’impianto accusatorio della Procura di Cremona, ma tutto quello che si scrive e si dice da un po’ dalla vicenda. A LA7 lo hanno preso in simpatia, è evidente, tanto che nella nuova trasmissione domenicale dell’ex direttore del Tg Antonello Piroso, MAN (Ma anche no), è stato addirittura ospite in trasmissione http://www.legapro.it/video-intervista-marco-paoloni-la7/ . Continua a leggere

Due indizi fanno una prova.

di Mauro Valeri

Poche settimane fa, un’affermazione di Franco Arese, presidente della Federazione italiana di atletica leggera (FIDAL), aveva fatto ben sperare. Per rilanciare una disciplina sportiva che ormai vede l’Italia in piena crisi, Arese aveva dichiarato l’opportunità di aprire anche all’immigrazione, intendendo, probabilmente, di puntare anche sui figli dei migranti e sui migranti che da anni risiedono in Italia e che potrebbero acquisire la cittadinanza italiana, ovviamente sempre nel rispetto delle regole dello sport (come ad esempio, non aver gareggiato negli ultimi anni con la nazionale del paese d’origine). Era sembrata un’affermazione importante, anche perché in sintonia con chi, da anni, sta cercando di far capire che lo sport o è anche integrazione dei “nuovi cittadini” oppure crea discriminazioni. Continua a leggere

TE LO DO IO IL BRASILE

di Ivan Grozny

Il calciomercato non si ferma mai. Neppure una tregua, nulla. Quella di gennaio poi, che è la sessione cosiddetta di riparazione, negli ultimi anni ha regalato scintille e cambiato le sorti di alcune squadre. Vedi il Milan la scorsa stagione. Quest’anno poi c’è l’affaire Tevez che sta monopolizzando l’attenzione di programmi e giornali sportivi. Per non parlare del web dove ci sono addirittura siti dove l’argomento mercato è trattato 365 giorni l’anno.

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La FIGC è razzista?

di Mauro Valeri

Ancora una volta, un tribunale ordinario ha sconfessato la FIGC in merito al tesseramento relativo agli extracomunitari. Questa volta a essere chiamata in causa è anche la Lega Pro. Infatti, il Tribunale di Rimini si è espresso in merito al ricorso presentato dal Lecco (Seconda divisione, girone A) relativo al tesseramento del talentuoso attaccante senegalese Ameth Fall, nato a Dakar nel 1991, ordinando alla Figc e alla Lega Pro il suo immediato tesseramento. Tutto era nato perché questa estate la Lega Pro non aveva ratificato il contratto dell’attaccante e annullato il suo tesseramento, in quanto non era in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, ovvero dal Comunicato Unico n.6/A della FIGC del 5 luglio 2011, che proibisce alle squadre di Lega Pro di tesserare “calciatori, cittadini di paesi non aderenti alla UE e alla EEE provenienti dall’estero, né tesserare con lo statu di professionista calciatori di detti paesi già tesserati in Italia con status diverso da quello di professionista”. E’ grazie a questo “tappo” che molte carriere di calciatori extracomunitari, anche se figli di immigrati, vedono infrangere le loro prospettive di carriera (paradossalmente possono essere tesserati o per la Lega Nazionale Dilettanti o per la Serie A!). Continua a leggere