di Garbat
Quando Oleguer Presas Renom era uno dei ragazzi della Cantera e poi difensore del Barça che vinceva coppe e campionati in Spagna ed Europa, vi ha militato dal 2002 al 2008, tutti lo sapevano. Nel tempo libero il ragazzo frequentava i centri sociali, andava alle manifestazioni, anche quelle con scontri, appoggiava le lotte degli occupanti di case e quelle dei diritti dei migranti. Lui non lo ha mai negato, e quando ha cominciato a giocare in prima squadra non si è creato nessun problema: società e giocatori lo hanno sempre difeso e appoggiato. Il Catalano, indipendentista e antifascista, nato nel 1980, è cresciuto d’ altronde nella Barcellona liberata dai lacci del franchismo, con il sangue ribelle e l’amore per il pallone; non una cosa rara da quelle parti.
Passato nel 2008 all’Ajax, nel tempo libero segue e appoggia le iniziative di gruppi autonomi e squatter e non ha mai disdegnato, come successo nei giorni scorsi ad Amsterdam, di unirsi alle loro proteste.
Agli inizi di ottobre le immagini di Oleguer, dotato di passamontagna e affacciato alle finestre di una casa occupata durante una manifestazione non priva di incidenti, sono stata mostrate da una telecamera, forse della polizia, e il video è stato pubblicato dai giornali olandesi. Il catalano non è risultato tra i fermati dalla polizia alla fine degli incidenti, e ha quindi regolarmente potuto essere schierato e giocare con l’Ajax. La società, da parte sua, non ha commentato: “Nel tempo libero i giocatori possono fare quello che vogliono“, hanno fatto sapere i dirigenti.
Oleguer Presas Renom ha ancora una volta dimostrato di essere un ottimo difensore sul campo e dei diritti e della libertà; un calciatore che ha sempre avuto il coraggio di schierarsi.
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